LO SPETTACOLO

È l’espressione del duro allenamento,  nel quale Sbandieratori, Tamburi, Chiarine e Figuranti lavorano insieme per dar vita ad un’esibizione pulita, affascinante e carica di emozioni.
Si articola in piccole e grandi squadre, singoli, coppie e figure particolari come “L’Aquila” o il saluto finale. L’unione del gruppo, la costanza degli allenamenti, e il lavoro all’unisono rendono ogni manifestazione unica e speciale.
Il gruppo Storico Sbandieratori Città di L’Aquila ha arricchito manifestazioni ed eventi in tutta Italia e all’estero, partecipando anche ad importanti tornei come quelli organizzati dalla LIS (lega Italiana Sbandieratori) conseguendo numerose ed emozionanti vittorie.
Il Corteo storico, fiero e solenne, seguito dalla Corte di dame e cavalieri, precede l’ingresso nella piazza annunciato dallo squillo di chiarina.
Ha inizio lo spettacolo!

IL SINGOLO

È la massima espressione di abilità e forza interiore; è l’unione tra stile, esperienza e amore verso un’arte tanto antica quanto unica nel suo genere.
Il singolo è l’esercizio più difficile da insegnare e da eseguire
poichè non dipende tutto dalla tecnica che di per se è composta da movimenti sterili, essi infatti prendono forza e personalità solo dalla passione dell’alfiere che gli dà la vita.

LA COPPIA

È l’abilità di lavorare in sintonia e sincronia, fondendosi quasi a diventare un’unica entità.
La coppia può essere maschile, femminile o mista. In questi esercizi gli alfieri si esibiscono con 1 o più bandiere.
La coppia mista Under 18 del Gruppo Storico Sbandieratori città di L’Aquila ha ottenuto più volte dei massimi riconoscimenti, culminanti con la medaglia d’oro nei Campionati LIS 2016.

QUATTRO, SEI E OTTO

Con questi esercizi inizia l’armonia tra movimento e suoni. Il gioco di squadra e la concentrazione sono essenziali, come anche la fiducia reciproca all’interno dei componenti della squadra scelta per l’esibizione. I musici, come nel medioevo scandivano il tempo durante le battaglie, così anche nelle rievocazioni di piazza dettano agli alfieri i tempi per dare sincronia ai movimenti. Questa unione tra musici e sbandieratori, da vita all’esibizione.